REATI TRA I BANCHI DI SCUOLA
di Emanuele Labanchi
Mi riferisco ai recenti episodi di Lucca e Velletri, preceduti nel
tempo da tanti fatti allarmanti commessi da studenti,
peraltro minorenni, in varie scuole d'Italia e caratterizzati da una crescente
violenza in danno di compagni ed ora nei confronti degli stessi insegnanti. Il
caso dell'Istituto tecnico commerciale di Lucca emblematico,
emerso soltanto grazie ad un video girato in classe e poi messo in rete: alcuni
studenti, sostenuti dai loro compagni, sbeffeggiano, aggrediscono e minacciano
un insegnante di Italiano e Storia di 64 anni, il quale non replica alle
ripetute offese e sembra rimanere quasi impassibile. Addirittura uno di loro
con un casco in testa lo colpisce pi volte mentre un
altro pretende il 6 dopo una verifica e grida, tra le risate dei compagni
"Non mi faccia incazzare...Si inginocchi...Chi comanda qui" -
"Datemi una penna che faccio rapporto", ed un altro ancora mette
sulla cattedra vari contenitori di spazzatura.
Ora la competente Magistratura indaga per i reati di violenza
privata, minacce ed altro per quanto accaduto ad opera
di alcuni minori in un'aula dell'Istituto.
Mi auguro, per, che
Finiamola una buona volta con il "buonismo" in famiglia,
a scuola e nella societ!
La commissione di veri e propri reati tra i banchi di scuola da
parte di minori di et, in danno dei loro insegnanti,
rappresenta un gravissimo segnale da non sottovalutare e sul quale riflettere
per operare in modo energico e risoluto nel doveroso tentativo di recuperare
quei valori oggi cos calpestati, quali il rispetto reciproco, il rispetto
delle regole e...la buona educazione.
Sorprende il fatto che il docente, come si usa dire, "bullizzato"
non abbia subito adottato dei provvedimenti e non abbia immediatamente
relazionato al Capo d'Istituto su quanto accadutogli in classe. Le norme ci sono e
bisogna applicarle gi nel contesto scolastico sempre a scopo educativo,
altrimenti il caos nelle aule sar destinato ad aumentare con rischio di
commissione anche di reati pi gravi.
Ho insegnato Diritto ed Economia per oltre trent'anni in Istituti
tecnici e professionali e mai ho dovuto registrare comportamenti che andassero oltre la mera, fisiologica scostumatezza, subito
sanzionata, e solo in pochissime occasioni. Non posso che essere dispiaciuto ed
indignato per il comportamento dei c.d. "bulli" di Lucca, Velletri, e
di altre localit, in qualche modo spalleggiati da
un'intera classe.
Che gli studenti, nessuno escluso, tornino
ad essere bravi ragazzi, pi o meno studiosi, ma tutti ben educati e non
dimentichino che proprio tra i banchi di scuola che si intravede e si forma
il cittadino di domani, membro della societ civile!