LO SPETTACOLO DEIFUNERALI
di
Emanuele Labanchi
Da Wikipedia LEnciclopedia libera.
"L'applauso fin dall'antichit un modo per esternare la
propria approvazione e il proprio consenso a una o pi
persone...
Gi gli antichi Romani applaudivano i gladiatori vittoriosi
nell'arena. Ancora oggi le situazioni che richiamano un applauso coincidono
solitamente con il temine di spettacoli, concerti,
recite teatrali o con momenti di eventi sportivi, nei quali si vuole
sottolineare la bravura del campione per il quale si fa il tifo.
Negli anni si diffusa anche l'abitudine, criticata da alcuni, di
applaudire durante o al termine dei funerali, in particolar modo quando si
tratta di vittime di mafia, caduti in guerra, vittime di attentati
o incidenti particolarmente gravi, oppure di personalit illustri".
Ebbene, io sono tra quelli, e spero siano molti, che criticano lo
"spettacolo" dei funerali, che tutto dovrebbero
essere tranne che una cerimonia da accompagnare con esternazioni improprie
quali l'applauso o altro, come ad esempio addirittura fuochi d'artificio. Posso
comprendere qualche giustificabile eccezione ma mi
sembra che ora si stia esagerando da parte di tanti, che o ignorano o
dimenticano in quel doloroso momento il vero ed originario significato
dell'applauso.
Mi riferisco ai recenti funerali di Desire
Mariottini ed a quelli a Palermo delle 9 vittime della
tragedia consumatasi a Casteldaccia, dove un'intera famiglia stata sorpresa,
e non ha avuto scampo, all'interno di un fabbricato abusivo dalla
improvvisa piena del vicino fiume Milicia. Si tratta di un immobile per
il quale era stata emessa dal Comune gi da anni
un'ordinanza di demolizione mai eseguita n dai proprietari n dall'Ente
pubblico, che pur avrebbe potuto e dovuto dar seguito ad essa (demolizione
disposta anche dal competente Magistrato nella relativa sentenza penale di
condanna a carico dei proprietari). Al contrario, addirittura costoro ne hanno
concesso la disponibilit in fitto alla povera famiglia quasi del tutto
annientata dall'acqua e dal fango, provenienti dal fiume in piena sino ad
invadere improvvisamente l'abitazione di campagna, realizzata in un posto in
cui non poteva e non doveva essere proprio costruita. La sera si erano
ritrovati tutti l per festeggiare il primo compleanno dellultima nata.
Lo stato dei luoghi ed il rischio erano certamente noti ma nessuno ha mai provveduto in via preventiva o,
comunque, in modo tempestivo ed adeguato.
Emergono solo ora, a tragedia avvenuta, le gravi responsabilit di
tanti in quel piccolo Comune siciliano, non diverso da molti altri Comuni
italiani, che appaiono pi o meno sopraffatti dall'abusivismo
edilizio e dall'incuria del territorio.
E allora, a
Palermo come altrove, che senso hanno gli applausi, magari accompagnati da urla
da stadio, durante e/o alla fine dei funerali che, ancora una volta, sembrano
essere vissuti dalla maggioranza dei presenti quasi come uno spettacolo?