LESEMPIO DI GIUSEPPE CICERARO
di
Emanuele Labanchi
Giuseppe Ciciararo o Ciceraro ! Chi era costui ?
Chi voglia saperne di pi legga, se non lo ha gi fatto,
Miracolo a S. Anna a cura di Luca Luongo, giovane
ricercatore e studioso di storia locale, in www.calderano.it , che richiama alla nostra mente un racconto di Biagio Antonio Iannini, sacerdote di Maratea (1865-1950).
La narrazione dellidentico sogno notturno, che nellOttocento fecero
le due sorelle Virgallite di San Chirico Raparo,
ospiti del Monastero del Rosario a Maratea e di quanto
di prodigioso ne deriv per iniziativa del giovane contadino, di nome Giuseppe Ciciararo o Ciceraro (1800-1886),
non pu che additarci lesempio offerto da questo umile e laborioso personaggio
marateota, rimasto poi nellombra sino ad essere quasi del tutto dimenticato.
Maratea annovera tra i suoi abitanti tanti solerti cittadini,
benemeriti e benefattori pi o meno noti, ed proprio
il caso che di ciascuno di essi si conservi il ricordo, quali persone da
prendere a modello per quanto di bene hanno fatto lasciandolo poi a noi in
eredit.
Sono auspicabili tanti altri sogni, notturni o ad occhi aperti, ispirati dallattuale stato di crescente
abbandono di luoghi ed opere, destinatari di scarsa o poca attenzione sul
nostro territorio, pur bisognosi di intervento di manutenzione ordinaria o
straordinaria o, comunque, meritevoli di amorevole, costante cura anche ai fini
della loro completa fruibilit da parte di tutti, previa eliminazione di ogni
barriera architettonica.
Cos, ad esempio, venuto meno il fattivo Comitato per il
Redentore 2015 con le sue varie proposte ed iniziative
legate alla tutela e valorizzazione della grande Statua sul monte San Biagio,
perdurando inerzia della pubblica Amministrazione, mi sembra doveroso segnalare
ancora una volta la necessit, nel rispetto della sacralit del luogo, di
eliminazione o di trasferimento altrove delle tante antenne negli ultimi anni
collocate, quasi a corona, nei pressi del Cristo, ormai simbolo di Maratea nel
mondo. Lintera area circostante il monumento reclama, con periodica cura,
pulizia ed abbellimento con piante e fiori di ogni
specie e soprattutto la possibilit che ad essa possano accedere tutti e quindi
pure le persone con disabilit, cui ad oggi negato avvicinarsi alla Statua e
godere anche della particolare bellezza del golfo di Policastro, come solo da
quel luogo visibile.
Ecco, non mi sembrano cose dellaltro mondo
ed eccessivamente costose e difficili da realizzareEd allora?
Che ci sia bisogno, per questo come per altro sul nostro territorio, di un novello Giuseppe Ciciararo o Ciceraro, che diventi punto di riferimento per lintera popolazione di Maratea, come gi lo fu quel giovane contadino, soprannominato il Cantore?