ANTICO PROVERBIO ORIENTALE
di Emanuele Labanchi
Quando il saggio indica la luna lo
sciocco guarda il dito
La costa ed il mare di Maratea, come
ormai ben noto, con Capri ed altre due splendide localit della Sardegna,
sono stati indicati dal Ministro dellAmbiente, Sergio Costa, come nuova Area
marina protetta in Italia con primo finanziamento per la sua istituzione ed
apertura del previsto procedimento ad hoc. Di conseguenza, lo scorso 13
febbraio presso il Ministero a Roma il nostro Sindaco, Avv. Daniele Stoppelli,
accompagnato dallAssessore, Dott. Biagio Glosa, ha
partecipato ad una riunione e ne ha pubblicato il
resoconto sul sito ufficiale del Comune. BENE!
E, tuttavia, nel leggere e rileggere
tale resoconto, ho avuto la conferma di come lattuale civica Amministrazione,
partita senzaintenti circa lArea marina protetta Costa di Maratea, che pur
dovrebbe costituire fiore allocchiello per la nostra Citt e per lintera
Basilicata, sia rimasta ancora senzaintenti al tavolo del Ministero, dove si
rifugiata nel monotono e discutibile ritornello della Citt libera e mai
infeudata, forte della sua antica storia sino ad oggi con una costa
incontaminata a prova del fatto che non vi alcuna azione umana che ne ha
danneggiato il contesto naturale esistente. Quasi a dire, a parer mio, che vi
stata da sempre e vi sufficiente tutela in loco e che non necessita alcuna altra protezione che potrebbe dare alla cittadinanza
ed nostri ospiti la sensazione di una ingiusta privazione di sfera di libert
sacre e doverosamente tutelate dallAmministrazione comunale di Maratea, Citt
libera e mai infeudata, tanto per cambiare
A parte il fatto che in esame la prospettiva di Area marina
protetta per il mare (si tratta di piccola parte del mar Tirreno), come tale
posto sotto controllo e tutela dello Stato, che evidentemente ha ritenuto necessario suo intervento, peraltro da tempo auspicato dalla
nostra comunit come istituzionalmente rappresentata, non pu condividersi
lidea del mero e comodo mantenimento di uno status quo, di fatto
progressivamente alterato se non in qualche modo compromesso da un
diversificato, complessivo, disordinato approccio al fenomeno turistico e da
una crescente fruizione del mare ben diversi, qualitativamente e quantitativamente,
nel tempo attraverso i secoli passati sino ai nostri giorni.
Cittadinanza e nostri ospiti, non potranno che avere benefici
negli anni che verranno da una mirata, maggiore, diversificata
tutela, possibile solo con una condivisa istituzione e corretta gestione di
unArea marina protetta, in modo da non lasciare, in assenza di regole
adeguate, un bene cos prezioso alla incontrollata, quotidiana iniziativa,
soprattutto estiva, diurna e notturna, di singoli o di gruppi, quali pescatori
di ogni tipo, professionali e non, bagnanti e turisti spesso poco rispettosi
dellambiente naturale, con o senza barca a motore, panfili di dimensioni varie
anche in prossimit di spiagge e scogliera, dentro piccole e bellissime grotte,
intorno allisola di Santojanni e sulla secca della Giumenta, solo per fare
qualche esempio.
Sono cose attuali, di certo del tutto mancanti al tempo di
Ulisse e delle Sirene, da non lasciare allimprovvisazione ed
allo spontaneismo ma da regolare e controllare nel modo pi opportuno ed adeguato
al contesto cui si riferiscono.
Ben vengano, allora, studi ed approfondimenti
volti a tale scopo, preceduti, accompagnati e seguiti da pubblici, collettivi,
chiari intenti circa la positivit dellArea marina protetta Costa di
Maratea!
Si tratta di unoccasione da non perdere, offerta dallo Stato al
Comune di Maratea ed alla Regione Basilicata, chiamati
ora ad essere allaltezza del delicato e prezioso compito loro assegnato ed a
guardare saggiamente alla luna