Ad un anno dalla morte di Mario Di Trani

 

IL MIO RICORDO

 di Emanuele Labanchi

 

CIAO MARIO,

allimprovviso hai lasciato Maratea per sempre la sera dell8 luglio 2019 e la comunit, che ti ha visto nascere, crescere e vivere da privato cittadino profondamente legato al suo paese sino a diventarne per tanti anni il primo cittadino, stata colta da smarrimento e tristezza propri di chi perde una persona cara.

Solo due giorni prima, e precisamente la sera del 6 luglio, una fotografia ti vede, presso i giardini Papaleo-Mignone in via Ondavo, intento a leggere la locandina dellincontro dedicato alla lotta contro i tumori femminili, al quale hai partecipato.

Sembra solo ieri:

Eravamo, di et diversa, nel gruppetto di ragazzi che si recavano a Sapri per frequentare la scuola superiore scelta, con ritrovo a piazza Buraglia ed attesa del piccolo autobus TrottaPoi pi in l ci siamo ritrovati, ormai adulti, accomunati dallamore per il proprio paese, cui si univa un crescente desiderio di impegno nella vita sociale e politica. Ciascuno, pur con comuni radici, aveva fatto o andava facendo le sue scelte, animato da buona volont e tanto entusiasmo.

Tu, sin dal primo momento ti facesti apprezzare per la moderazione e lequilibrio di chi ben conosce la sua comunit, la sua storia e le sue tradizioni ed intende essere un protagonista della vita cittadina, senza sognare di cambiare il mondo come pure altri, me compreso, in quel periodo sognavano.

E fosti Sindaco, ma anche capace poi di lasciare quella meritata, prestigiosa carica da democristiano e ricominciare in qualche modo un nuovo impegno nel Partito socialista, sino a ritrovarti nel Partito democratico ed essere ancora pi volte Sindaco di Maratea.

Certo, in tanti politicamente impegnati da sempre a sinistra in opposizione alla preponderante Democrazia cristiana di allora non potevamo che criticare levidente trasformismo, pur considerando positivamente qualit e capacit di un uomo nellamministrare a lungo la cosa pubblica, senza trarne vantaggi personali o familiari magari anche attraverso una pur possibile carriera politica.

Ecco, caro Mario, non sempre siamo stati politicamente daccordo ma proprio questo il mio pi bel ricordo:

Mentre partiti ed uomini politici in Italia si lasciavano guidare dal malaffare e dal tornaconto personale, mascherati dalla propaganda del bene collettivo, Tu sei rimasto sempre per lungo tempo il Sindaco, lodato o criticato, ma comunque persona semplice, disponibile ed onesta nella vita privata come nelladempimento del mandato a te assegnato dalla comunit marateota.

Sar anche per questo che in tanti rimane impressa la tua immagine tra via Mandarini, piazza Vitolo, mentre volgi lo sguardo verso il Municipio, e piazza Buraglia.

 

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