Al Ministero dellĠAmbiente,

Maratea

SENZAÉ..INTENTI

 di Emanuele Labanchi

Il Consiglio comunale di Maratea, convocato dal Sindaco per marted“ 4 febbraio ancora a Villa Tarantini per mancanza di aula consiliare presso il Municipio, tra i vari punti allĠordine del giorno, ha discusso e poi deliberato circa il ÒRiesame ai fini del ritiro previo annullamento o revoca della Deliberazione di Consiglio comunale n. 11/2016 avente ad oggetto: Istituzione Area marina protetta- Atto di intentiÓ.

Oggetto del contendere, si fa per dire, per volontˆ dellĠattuale civica Amministrazione marateota,  stata una Deliberazione consiliare adottata allĠunanimitˆ nel 2016 su proposta dellĠallora Sindaco Domenico Cipolla, caratterizzata come un unanime, chiaro e positivo atto di intenti della massima assemblea cittadina circa lĠistituzione di unĠArea marina protetta lungo la nostra costa.

Pur non avendo il Comune specifica competenza per una tale istituzione, in presenza di esclusiva competenza statale, nel 2016 maggioranza e minoranza consiliare, si ritrovarono concordi sullĠargomento ed, insieme, formalizzarono in un atto di intenti la loro motivata volontˆ favorevole, non senza aver trascurato ricerca ed approfondimento prima di esprimersi pro Area marina protetta.

Trattandosi di atto di intenti, non poteva che trattarsi che di una Deliberazione con espressione di una intenzione, di un obiettivo, di un proposito, di un proponimento, di un intendimento con palese aspirazione allĠAMP.

Ebbene, nel mentre procede lĠiter presso il Ministero dellĠAmbiente e, con il Ministro Sergio Costa, ha avuto recente impulso grazie al finanziamento di quattro nuove Aree marine protette in Italia ( Capri, Capo Spartivento, isola di San Pietro in Sardegna e Costa di Maratea in Basilicata), cosa fa il nostro Comune? Non solo non dimostra alcun entusiasmo ed evita di manifestare una favorevole o contraria sua volontˆ con ipotesi di referendum, ma addirittura impegna il Consiglio, chiamato a revocare la citata Deliberazione dellĠormai lontano 2016 e, di fatto, la revoca con i voti (9) della sola maggioranza, proveniente dalla lista civica ÒRinascitaÓ.

A nulla  valso il puntuale intervento in aula del capogruppo di minoranza, Avv. Luca Magliacane, che ha ampiamente motivato il voto contrario alla revoca di un mero atto di intenti formalizzato nel 2016 con voto unanime del Consiglio comunale e, come tale, da rispettare, non potendosi annullare, censurare il pensiero, lĠidea che altri amministratori hanno liberamente espresso anni addietro. Egli ha evidenziato come lĠargomento in esame allĠordine del giorno non fosse lĠistituzione dellĠArea marina protetta tanto da dover esprimere una posizione favorevole o contraria, come nuovo atto di intenti, ma esclusivamente lĠannullamento o revoca della precedente Deliberazione consiliare con motivazioni assolutamente non condivisibili.

Con nove voti favorevoli e quattro contrari la Deliberazione del Consiglio comunale n. 11/2016- Istituzione Area marina protetta – Atto di intenti-,  stata revocata con invio di copia al Ministero dellĠAmbiente e dichiarazione di immediata esecutivitˆ.

Questo  accaduto a Maratea (Costa di Maratea) in Basilicata, prescelta dal Ministero dellĠAmbiente come luogo meritevole di Area marina protetta, al pari di Capri, Capo Spartivento, Isola di San Pietro in SardegnaÉ.ed ora?

Prosegue certamente lĠiter legislativamente previsto ed il Comune di Maratea, orfano della Deliberazione oggetto di discutibile revoca,  giˆ convocato presso il Ministero dellĠAmbiente, dove sarˆ degnamente rappresentato dal Sindaco, Avv. Daniele Stoppelli.

MA QUALI SONO ORA GLI INTENTI DEL NOSTRO COMUNE CIRCA LA NUOVA AREA MARINA PROTETTA IN ITALIA - COSTA DI MARATEA ?????

AVANTI, COMUNQUE, SIGNOR MINISTRO COSTA, EÉGRAZIE !

 

 

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