LA DEMOCRAZIA FERITA
di Emanuele Labanchi
Evito
riferimento allampio quadro nazionale per soffermare lattenzione sul caso
Maratea nella sua recente e perdurante caratterizzazione.
Con
il prevalere del civismo politico, anche il nostro Comune si ritrovato con
Organi (Consiglio comunale, Giunta e Sindaco) costituiti da cittadini eletti in
eterogenee liste civiche, a volte anche prive di un chiaro ed evidente
orientamento politico, nelle quali non mancato il
qualunquismo.
Da
tanto, a mio parere, derivata una sorta di debolezza istituzionale non senza
conseguenze negative per lEnte e per la nostra comunit, come rappresentata nello scenario politico-amministrativo locale e costretta ad
assistere anche a recente inciucio, che altro non che, ovunque si
verifichi, una scelta poco o per nulla chiara, una soluzione pasticciata, un
intrigo di palazzo.
Nel
nostro caso, maggioranza eletta nella lista civica Rinascita e minoranza
eletta nella lista civica CambiaMenti, strada
facendo, hanno visto venir meno alcuni dei loro
esponenti con alterazione delle originarie forze in campo nel Consiglio
comunale. E non stata cosa da poco, vista la turbolenta operazione che ha
preceduto e seguito lestromissione di ben due Assessori, uno dei quali
sostituito in Giunta addirittura da un Consigliere della minoranza consiliare,
cos duramente colpita da almeno due defezioni e ridotta a sole due tranquille
e silenziose unit.
Risultato
finale: Pende lite giudiziale tra gli Assessori di cui si tratta ed il nostro Comune, come legalmente rappresentato; Sindaco
ed Amministrazione comunale, per cos dire, sono ora in bilico in un Consiglio
comunale, la cui ultima convocazione risale a dicembre scorso, equamente diviso
tra nuova maggioranza e nuova minoranza come venute a formarsi a seguito di
reciproco abbandono, da parte di alcuni, delle originarie formazioni civiche di
riferimento ed a seguito diinciucio.
E
cos sembra ormai finita, poco tempo dopo la sua comparsa, lesperienza di
Rinascita con la sua araba fenice e di Cambiamenti, potendosi registrare
laffermazione in Municipio di una situazione incomprensibile ai pi e tale da
generare paralisi o, comunque, rallentamento di quella che dovrebbe essere una
normale e corretta dialettica politico-amministrativa presso una sede
istituzionale nel rispetto della volont popolare.
E
venuto a mancare proprio, nonostante lincombere della pandemia ed in barba allo stesso civismo, il rispetto della volont
popolare come manifestata alle ultime elezioni amministrative e ci non pu che
ferire la democrazia con il venir meno o, comunque, con la grave alterazione
dei ruoli di maggioranza e minoranza-opposizione.
CՏ
il rischio di finire nella palude o, se si preferisce, nelle sabbie mobili se
non si riuscir a ripristinare rapidamente il necessario rispetto di quelle
regole proprie di una sana e corretta vita democratica con maggioranza ed opposizione.
Maratea,
01 giugno 2021.
Emanuele Labanchi