Per non dimenticareÉ
LA CHIESA DI
MASSA
di Emanuele
Labanchi
Da "MEMORIE DI
UN MAESTRO" di Biagio Schettino - Tipografia "San
Francesco" - Sapri- Ristampa a cura di Arduino Sacco Editore-2016.
"Con il 1” ottobre 1925
finalmente il mio sogno tanto vagheggiato, di potere cio ottenere il
trasferimento nel territorio del mio Comune si verific.
Mi furono affidate la classe prima con 32 bambini e la terza con 12 nella frazione Massa....
Il tornare da maestro nella mia terra natale, alla quale mi legavano tanti ricordi della mia
fanciullezza, ed il proponimento di poter iniziare una vita di rinascita del
mio villaggio abbandonato mi riempivano l'animo di una gioia incommensurabile.
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Fin dai
primi giorni del mio trasferimento a Massa la mia viva preoccupazione fu, oltre
che per i bambini a me affidati...., quella di
iniziare un processo di miglioramento del villaggio abbandonato per l'incuria
delle amministrazioni comunali e per le ultime vicende della guerra di Tripoli
e della Grande Guerra 1915-1918.
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Sorse in me l'idea di invitare i concittadini di
Massa alla realizzazione di un'opera di bene per
iniziare il miglioramento del villaggio.
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Animato da grande amore verso la terra dei miei
antenati e mia terra natale non lasciai passare
neppure un giorno e mi misi all'opera per iniziare l'esecuzione del programma
tracciato, dando la precedenza alla costruzione della Chiesa.
Considerando che bisognava impostare tutto su una
rigida economia, pensai di tracciare io stesso il progetto della Chiesa. Mi avvalsi dei consigli e dei suggerimenti dei vari imprenditori
edili quali: il signor Biagio Vitolo, signor Nicola De Filippo, signor Gaetano
De Filippo e signor Gaetano Carchedi.
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Tracciai la pianta ed il
prospetto della Chiesa, con le misure relative, dopo di che invitai quattro
imprese locali, alle quali, dopo aver fatto prendere visione del progettino da
me fatto, rivolsi invito a fare un'offerta in busta chiusa per l'appalto dei
lavori.
Le due imprese: Vitolo e De Filippo Nicola, si
astennero dal rispondere adducendo le ragioni che, non essendo stato compilato un
regolare progetto da un tecnico non intendevano partecipare all'appalto.
I signori De Filippo Gaetano e Carchedi
Giovanni fecero l'offerta: il primo per 27 mila lire e il secondo per 28 mila.
I lavori furono affidati dalla commissione, da me
presieduta e composta dai signori Mazzeo Biagio, Schettino Giovanni e Florio
Antonio, al signor Gaetano De Filippo, che dette subito inizio ai lavori tra
l'entusiasmo di tutta la popolazione, che fece a gara nella contribuzione di
offerte in denaro ed in lavoro. Lanciai, nel contempo, un appello ai concittadini
d'America..........................................................
I lavori proseguirono velocemente e, tra il 1927 e
il 1928, furono ultimati e un maestoso tempio sorse in onore della Madonna del Carmine in sostituzione della cappellina privata della
famiglia Calderano, nella quale per tanti anni si erano svolte le funzioni
religiose.
Fatto lo scheletro della Chiesa, occorreva fare le rifiniture.........................................................................
Al termine dei lavori fu da me redatto un
dettagliato rendiconto, da cui risultava un'entrata ed
un'uscita di lire 40 mila, corrispondenti al costo della Chiesa. I lavori di
rifinitura furono fatti dalla Ditta Carchedi
Giovanni.
Alla benedizione, verificatasi il 23 luglio 1931,
intervenne S.E. il Vescovo di Policastro, Monsignor Cammarota,
al quale io consegnai le chiavi del nuovo
Tempio..................................................................
In tale occasione il Vescovo amministr la santa
Cresima ad oltre 100 bambini.
A rendere pi imponente la cerimonia intervennero
tutte le Autorit civili e politiche, tra cui : il
Podest Cav. Bombace con il segretario Cav. Uff.
Lemmo, il segretario politico Cav. Prof. Antonio Schettini, il Vicepretore Avv.
Cioffi, il Notaio Cav. Avv. Marini e una infinit di
cittadini del capoluogo.
Alliet la festa il
Concerto musicale di Tortora, diretto dal bravo maestro Edoardo Limongi".
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Naturalmente la Chiesa stata poi oggetto, nel tempo,
di opportuni lavori di miglioramento con manutenzione ordinaria e straordinaria,
sia al suo interno che allÕesterno.