UN PUGNO NELLĠOCCHIO
di Emanuele Labanchi
Maratea, 02 /03/2021
é probabile che anche il drone fotografico di
Biagio Calderano (https://www.calderano.it/2021/02Febbraio21/20210228/index.html) abbia
avuto, stizzito, almeno due leggeri sussulti mentre qualche giorno fa in volo
procedeva nella progressiva cattura di splendide immagini sulla costa di Marina
di Maratea.
Ecco, ad un tratto,
comparire, in alto e prossimo alla spiaggia, ci che resta di quel che un
tempo, non tanto lontano, era lĠHotel Marisdea, ormai
da anni in stato di abbandono ed in rovina progressiva, in condizioni tali da
far temere possibili crolli, come appare anche a quanti percorrano la strada
comunale che, a monte, lo fiancheggia.
Ed ecco ancora ergersi provocatoriamente tra il
verde della costa, a circa quattrocento metri dal mare, la inquietante
sagoma di un grande edificio mai completato e l giacente da molti anni allo
stato di cantiereÉabbandonato. é una struttura che, per dimensioni, natura e
caratteristiche, sin ab origine ha assunto le sembianze di ecomostro ed
apparsa irrispettosa della bellezza del luogo, in spregio allĠambiente
circostante. Eppure rimane l, sempre pi fatiscente, in condizioni tali da
costituire anche pericolo per la pubblica incolumit in prossimit della strada
comunale di accesso alle sottostanti spiagge.
I lunghi anni trascorsi dallĠinizio dei lavori e
dalla loro sospensione lasciano pensare ad una vicenda
caratterizzata da notevoli difficolt tecniche e legali, tali da impedire
qualsivoglia ulteriore intervento sullĠimmobile e da indirizzare, comunque,
verso una soluzione dellĠemblematico caso con opportuno riequilibrio
ambientale.
Cosa si aspetta per riqualificare lĠarea ad opera del privato proprietario o, in mancanza, con
intervento dello stesso Comune, previa pur possibile acquisizione dellĠimmobile
al patrimonio dellĠEnte, come del resto gi fatto di recente per alcuni
immobili con illeciti edilizi raggiunti da ordinanza di demolizione non
eseguita dal proprietario e dal previsto provvedimento
successivo?
Perch, tra tanta singolare bellezza panoramica,
continuare a ricevere un malefico pugno nellĠocchioÉ?
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P.S.: L'argomento stato da me trattato
gi qualche tempo fa come di seguito:
ECOMOSTROÉDORMIENTE: QUALE
DESTINO?
A
Marina di Maratea, poco a monte delle spiagge di S.
Teresa e Calaficarra.
Specialmente
nel linguaggio giornalistico si usa lĠappellativo di ecomostro per indicare
quel manufatto (costruzione, edificio, ecc.), per lo pi abusivo, che
rappresenta una grave deturpazione ambientale ed ecologica.
Se la
memoria non mi inganna, da almeno un decennio un tale
manufatto (horribile visu)
giganteggia sulla costa di Maratea a quattro passi dal mare, del tutto
spropositato rispetto allo splendido ambiente circostante. Fermo nel suo iter
costruttivo e dormiente, lĠecomostro ha distrutto ed
alterato le bellezze naturali dei luoghi, pur sottoposti a speciale protezione
ambientale e paesaggistica, e continua ad offenderli con la sua mastodontica,
silenziosa ed inutile presenza.
Sarebbe
pi che opportuno, se non doveroso, deciderne finalmente la sorte.