A
CASTROCUCCO dopo la frana
UNA GALLERIA PER SUPERARE IL COSTONE CHE SI SGRETOLA
di Emanuele Labanchi
E'
questo il titolo di un articolo odierno su "La Gazzetta del
Mezzogiorno" - Basilicata primo piano - sulla base di
annuncio dell'Anas circa il ripristino della statale 18 con prevedibili tempi lunghi.
Per
quanto riguarda i ruderi dell'antico castello si pensa ad
un possibile recupero conservativo
per non doverli abbattere del tutto ove costituiscano ancora pericolo
per la pubblica incolumit.
In
considerazione della particolare importanza storica dell'intera area con la
sovrastante, antica struttura nonch della sua
singolare bellezza paesaggistica lungo la costa di Maratea, individuata come
"Area Marina Protetta" in un territorio per il quale si auspica il
riconoscimento quale "Patrimonio Unesco" (Patrimonio mondiale
dell'Umanit), non si pu che rivolgere appello affinch Stato, Regione Basilicata, Comune di
Maratea e quanti dovranno valutare ed operare intervengano con attivit di
ripristino che, comunque, preservi, tuteli e valorizzi l'incantevole sito.
In
merito, richiamo qui il recente, mirabile intervento del Prof. Francesco Sisinni:
MAIL
Oggetto:
Ruderi del Castello di Castrocucco.
Caro Sindaco, Gentile
Soprintendente, la frana che ha investito il costone sottostante
i ruderi del Castello di Castrocucco, rovinando fino alla spiaggia, pone
ancora una volta il terribile dilemma sulle priorit dei Beni da tutelare e, quindi,
secondo una graduatoria di valenze definite soprattutto dalla sensibilit
civica e civile e in sintesi dalla cultura.
In ogni caso, come Loro ben sanno, imprescindibile in tale contesto di cognizione e
discernimento la presenza dellorgano deputato Istituzionalmente alla Tutela e
alla Valorizzazione delle testimonianze archeologiche, architettoniche,
storico-artistiche e, come nel caso di specie, prevalentemente paesaggistiche.
Ci stante, invoco tale
presenza, pare finora non registrata, a partire dalla
prossima riunione sul problema a tutti i livelli locale, regionale e
nazionale.
Con
viva fiducia: Francesco Sisinni direttore generale
per i beni culturali e ambientali e la difesa del suolo
-
a r.
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