Oltre le difficolt e lemergenza
FORZA MARATEA!
di Emanuele Labanchi
Ė
un grido di incoraggiamento per la locale, brava
squadra di calcio ma lo , con opportuna priorit e maggiore intensit,
soprattutto per la nostra citt o, meglio, per il nostro paese, visto e
considerato nel suo insieme, come arricchito dalla peculiarit delle molteplici
frazioni in un territorio privilegiato dalla natura. Certo, non mancano le
ferite che, ovunque, il trascorrere del tempo riserva a cose e persone ma la dignitosa ed operosa comunit marateota sa
come affrontare i momenti di difficolt, siano essi individuali o collettivi.
Ė
in questo caso che lincitamento ed il sostegno
saranno maggiori perch, a parte pur sempre possibile ricorso a salvifica
protezione soprannaturale, ciascuno provveda per la sua parte per quanto
umanamente fattibile, a cominciare da tutti coloro i quali siano tenuti a
doverosamente intervenire nel migliore dei modi in quanto responsabili
dellamministrazione della cosa pubblica.
Non
sempre, nonostante i buoni propositi dacampagna elettorale, il pur difficile
operare di tali responsabili appare efficace e lodevole e le conseguenze, non o
poco piacevoli, possono manifestarsi, oltre chein corso dopera, anche in anni avvenire, magari caratterizzati dalsenno di poi.
Molte
criticit attuali hanno radici nel tempo ormai trascorso a dedicarsi in qualche
modo pi al contingente ed allordinario, ovviamente
importanti, che alla redazione e progressiva attuazione di una necessaria
pianificazione urbanistica, vincolante e capace di valorizzare potenzialit e
risorse per un ampio arco temporale, ben pi durevole del periodo legato ad un
mandato amministrativo.
Come possibile che per Maratea non si
sia stati capaci fin qui di portare a compimento un Piano Regolatore Generale
(PRG), nel frattempo indicato come Piano Strutturale, la cui mancanza ha
pesantemente contribuito a rendere incerti, precari e vaghi sviluppo, progresso
e tutela di un territorio e di una comunit cos di pregio da consentire
previsione di Area marina protetta e richiesta di candidatura a Patrimonio
mondiale dellUmanit nonch, da ultimo, a Capitale italiana della Cultura?
Ed
eccoci ora, accanto allordinario ed al contingente, a
dover affrontare lemergenza dovuta ai noti, vecchi problemi della strada
statale 18, arrivati alla ribalta nazionale dopo la recente, grave frana del 30
novembre scorso a Castrocucco, frazione gi solo il mese prima colpita da
alluvione, che ha interessato anche la frazione Marina.
Ed
eccoci ora con un Municipio, Casa comunale o Palazzo di Citt che, nel giro di
pochi anni e tra crescenti difficolt, ha cambiato pi volte la sua sede: da
piazza Europa, a piazza Biagio Vitolo sino alla
localit Cappuccini, sua destinazione temporanea (?), a seguito di programmato
intervento edilizio sulla struttura nata nel cuore del Centro storico come
Convitto lucano.
Ed
eccoci ancora e solo per fare altro esempio tra i tanti pur possibili, con una
Piazza Europa, di nome ma non di fatto, rimasta, per cos dire, incompiuta
perch priva di sua corretta identificazione e valorizzazione nel contesto urbano in prossimit dellantico Istituto De
Pino, della Scuola elementare San Giovanni Bosco, della Scuola Media
Casimiro Gennari e del Parco con Villa Tarantini, sede del Centro culturale
con biblioteca comunale.
Dopo
lo smembramento del Monumento ai Caduti con suo trasferimento in parte al
Cimitero del capoluogo, in parte (lapidi) presso la Chiesa dellAnnunziata e
dopo la scomparsa in sito dellantica croce del Monastero, a quando la doverosa
realizzazione di unopera in memoria dei Caduti ed il
ripristino di quella croce proprio in quel luogo storico cos assiduamente
frequentato da scolari e studenti, nuove generazioni della nostra comunit?
A
fronte delle tante e diverse problematiche occorrono nuove energie con menti,
fortificate dalla memoria, aperte e lungimiranti, ispirate da amore per questa
terra, capaci di fare squadra ed impegnate, in armonia
con la comunit tutta, nella costruzione del futuro di questo nostro paese,
oltre le quotidiane difficolt e lemergenza.
Allora,
coraggio eforza Maratea !