ANCORA INDIFFERENZA PUBBLICA PER LA EX PA.MA.FI.
di Emanuele Labanchi
Ma
come possibile una cos prolungata e permanente
indifferenza per una vasta area e per quanto rimane, nellabbandono e nel
sempre pi pericoloso degrado, di unazienda nella piana di Castrocucco, a
breve distanza dal mare, dove cerano una volta tanti lavoratori che coltivavano
piante e fiori da esportare in tutta lItalia?
E
recente altra denuncia da parte di Pietro Simonetti in Talenti lucani La
fiorente industria del fallimento in Basilicata, dove tra laltro si legge:
Lapi grande discarica si trova
a Maratea, zona Castrocucco, pochi metri dalla spiaggia, circa quaranta ettari di impianti dismessi della ex Pamafi,
(poi Flomar), lazienda florovivaistica fondata dal
Conte Rivetti e affondata negli anni novanta da una azienda privata del Monte Amiata
a cui la regione, inopinatamente, aveva ceduto lazienda.
La ex Pamafi, in liquidazione perpetua
da parte di tre commercialisti nominati dal Ministero dello Sviluppo, doveva
essere restituita alla Regione da tempo. Lazienda toscana non ha pagato il
mutuo contratto a suo tempo con la Cassa Contadina.
La
Regione, tra contenzioni legali e trattative concluse con intese, non ha ancora
rimesso piede nel sito e non ha utilizzato il finanziamento per la bonifica della UE per il riuso e lattuazione del progetto la
Cittadella dellAmbiente.
Ogni
tanto e con regolare scadenza a Castrocucco scoppia un incendio. Poi, spento il
fuoco e diradato il fumo, torna il sonno del Comune e della Regione.
La
Regione ha deliberato che il sito contiene centinaia di tonnellate di rifiuti
speciali e pericolosi, ma non interviene ed il Comune
neanche.
Intanto
la situazione si aggrava nei luoghi dove i rifiuti
continuano a produrre effetti, nel caso di Maratea in piena area turistica ora
interessata da una frana.
E
il sonno del Comune e della Regione continua, nonostante azione di pungolo
ripetuta nel tempo e nonostante sia nato qualche anno fa presso la Scuola Media
di Maratea un condivisibile progetto con lungimiranti idee, sostenuto da
Comitato civico, per il recupero di quella vasta area da destinarsi a Citt
dellAmbiente, ben noto alle Istituzioni locali, e tale da consentire sviluppo
nel lagonegrese.
Ben
vengano anche altre idee con idonei progetti, purch ora finalmente si proceda
per porre fine ad una situazione non pi tollerabile e
consentire opportunit di crescita a Maratea, peraltrocandidata
a Capitale italiana della Cultura 2026.
Maratea 03 ottobre 2023 |
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