AD AQUAS

 di Emanuele Labanchi

LAssociazione Amici di Maratea Onlus, con il suo Presidente, Arch. Mario De Filippo, ed il suo Presidente onorario, Dott. Lorenzo Maria Di Napoli, ha realizzato la pubblicazione di uno stimolante opuscolo intitolato Ad Aquas. Esso intende riproporre la conoscenza di aspetti fondamentali del vivere civile ed economico della Citt di Maratea, con particolare riferimento allacqua e si rivolge soprattutto alle nuove generazioni in modo che la memoria storica non vada dimenticata. Allo stesso tempo si raccomanda alla lettura degli ospiti di Maratea per una pi approfondita ed autentica visita della Citt.

Dopo la breve presentazione dellopuscolo, seguono:

                   Il racconto di unantica iscrizione

                   La presenza dellacqua a Maratea

                   Lutilizzo dellacqua per il funzionamento degli antiche mulini e degli antichi frantoi

                   Cenni sul territorio di Maratea

Testi, disegni e fotografie contribuiscono, nel loro insieme, a rapire lattenzione del lettore lungo un piacevole ed interessante percorso di Testimonianze storico-naturalistiche sulle acque di Maratea.

Si parte da una lapide con antica iscrizione in latino del XVIII secolo (A. D. 1771) che, pur sbiadita, possibile scorgere ancora nellangolo prospiciente la strada di casa Siciliani sulla via Za Pagana. Eccone il testo in italiano:

VERSO LE ACQUE

Spianati i dirupi

Riempito il baratro delle valli con sacrificio di spesa

D. Antonino Antonini

Barone di San Biase e Regio Governatore

Rese amena una via impervia

Con il consenso dellAmministrazione e del Popolo

Nellanno del Signore 1771

Si tratta di uniscrizione, cui nessuno fa pi caso, di particolare valore storico perch commemorativa dellapertura di un percorso agevole per accedere alla acque verso la Valle in epoca in cui, tra linesistente o comunque difficile viabilit, veniva resa amena una via impervia, offerta alla collettivit come una strada utilissima e strategica che portava appunto alle acque di Maratea verso la contrada Campomulini con le sorgenti di Sorgimpiano-San Basilio, Cavalero ed altre. E le donne poterono cos arrivare pi agevolmente alle fontane del luogo per attingere lacqua ed al grande lavatoio per lavare i panni

Bene ha fatto lAssociazione Amici di Maratea a richiamare lattenzione sul racconto di questa antica iscrizione, ora appena leggibile, su una lapide che necessario custodire anche con un facile e possibile intervento che, sottraendola alla sua completa sparizione, la evidenzi maggiormente soprattutto alle nuove generazioni in modo che la memoria storica non vada dimenticata.

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