EX PAMAFI E “CITTÀ DELL’AMBIENTE”
di Emanuele Labanchi
La Scuola Media “ Casimiro Gennari” di Maratea, con le Insegnanti Maria Rosaria De Nicola ed Anna Rubino che hanno coinvolto gli studenti, ha lanciato un’idea progettuale meritevole di attenzione e di giusta considerazione da parte di tutti.
Si tratta di uno studio rivolto a rigenerare l’area (zona ex Pamafi), abbandonata da anni in località Castrocucco di Maratea, con idoneo progetto che rientrerebbe certamente in quello più ampio nazionale per la riqualificazione urbana sostenibile. L’area ex Pamafi, di proprietà regionale, versa in un evidente stato di degrado che per nulla o, comunque, mal si concilia con la bellezza del paesaggio e con i propositi UNESCO della città di Maratea. Si tratta, pertanto, di una bella ed interessante idea progettuale che punta alla realizzazione proprio in quell’area di una “Città dell’Ambiente” come centro di avanguardia nel Mezzogiorno ed in Italia. Tanto consentirebbe, con la rigenerazione di una parte del territorio, una concreta possibilità di sviluppo, di occupazione, di crescita culturale e sociale in un Comune come Maratea prossimo ai tre Parchi nazionali (Pollino, Appennino lucano, Cilento) con positivi risvolti sul piano turistico-culturale.
Credo si debba esprimere un sincero ringraziamento alla Scuola Media di Maratea che, con le suindicate professoresse e tanti giovanissimi allievi, per così dire, ha fatto brillantemente la sua parte. Ora tocca ad altri raccogliere l’idea progettuale ed adoperarsi perché possa trasformarsi nella nascita della “Città dell’Ambiente”, là dove ora vi sono soltanto, sotto gli occhi di tutti, abbandono e degrado descritti in versi da Francesco Laprovitera nella poesia “Pamafi”, riportata di seguito come denuncia di un intollerabile stato di fatto e stimolo per l’opportuno intervento.