“La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi”

 -Marco Tullio Cicerone-

IL RICORDO DEI VIVI

di Emanuele Labanchi

Ho sempre pensato che nascere e vivere poi stabilmente nella piccola comunità di Maratea fosse un dono e, per la verità, lo penso ancora, anche se il tempo che passa ti costringe ad assistere, impotente, pur nel continuo e giusto rinnovarsi della vita, al lento ed inesorabile svuotamento delle case, delle famiglie e della tua comunità. Provi allora un senso di smarrimento e di crescente solitudine, mentre in tanti e di ogni età se ne vanno…..ad accrescere la comunità dei morti. Familiari, parenti, amici, conoscenti (e come si fa a non conoscersi tutti in una piccola comunità) devi andare a trovarli o a cercarli per fermarti solo dinanzi ad una loro piccola fotografia, posta su una croce o un freddo marmo.

 Che tristezza!

Capita di frequente, tuttavia e per fortuna, di vederli ad uno ad uno ancora in vita grazie al ricordo che, senza alcuna fatica, rimanendo ed affiorando nella mente, ci consente di essere ancora insieme, chi ancora nel tempo e chi ormai oltre il tempo. E la tristezza lentamente svanisce per lasciar posto ad una comune, serena continuità di vita.

Non è più tra noi il Dott. Nicola Feminella, che ha lasciato nella comunità marateota, con la sua seria e stimata famiglia, il bel ricordo di una vita da persona perbene prima ancora che da bravo Medico, Primario Ostetrico-Ginecologo presso l’Ospedale di Maratea, dove il suo Reparto ha costituito per tanti anni un esempio ed un modello di professionalità nel settore di competenza.

 Sulle orme dei miei genitori, imparai a rispettarlo sin da ragazzetto per poi apprezzarne, da adulto, la riservatezza ed il garbo anche nell’approccio ai problemi della nostra comunità.

 Erano in tanti allora a nascere a Maratea da donne quivi residenti o provenienti dai Comuni limitrofi di Basilicata, Campania, e Calabria e non si tratta poi di giorni così lontani.

Lo stile, la correttezza, la signorilità ed il garbo del Dott. Feminella erano inconfondibili e visibili a tutti ed è come se fossero poi rimasti tra le pareti del nostro Ospedale, pur dopo il suo pensionamento e dopo il trasferimento del Reparto a Lagonegro.

Quanti bimbi ha accolto alla vita il Dott. Feminella!

Quante donne e giovani madri si sono a lui affidate, ricevendo in quel Reparto amorevoli cure!

Quanto tempo della sua vita Egli ha dedicato ad un così delicato lavoro!

Quante ansie, preoccupazioni e forse anche amarezze avranno attraversato la sua mente!

 Da quanta tristezza sarà stato pervaso mentre l’Ospedale di Maratea veniva lentamente svuotato!

Quanta gioia ha provato nel vedere i figli crescere e divenire stimati professionisti!

Ora riposa in pace, il caro Dott. Feminella , mentre rimane con noi il suo bel ricordo.

Ora la sua vita è riposta nel ricordo dei vivi.

Indice