UNA DIVISIONE EVITABILE E DA EVITARE

 di Emanuele Labanchi

Il 20 maggio u.s. il Consiglio comunale di Maratea ha, con sua Deliberazione n. 36, deciso di intitolare la Piazza del Centro storico, gi denominata Piazza Mercato a Fernando Sisinni, Sindaco di Maratea. Una tale volont stata, tuttavia, manifestata soltanto dal Gruppo consiliare di maggioranza (Maratea viva) a seguito di ampie ed articolate motivazioni espresse dal capogruppo, Avv. Cesare Albanese, e dal Sindaco, Domenico Cipolla. I due Gruppi consiliari di minoranza (Maratea Unita e Per Maratea) hanno, invece, ritenuto, con altrettante ampie ed articolate motivazioni espresse dallArch. Francesco Ambrosio e dal Rag. Biagio Belvedere, di dover addirittura uscire dallaula e non partecipare al voto.

Avendo alle spalle lunga esperienza da Consigliere comunale di minoranza dal 1975 al 1990 (gli anni di Fernando, giovane Sindaco di Maratea sino alla sua prematura scomparsa), ritengo opportuno intervenire sullargomento nel ricordo, sia esso positivo che negativo e critico, di quel periodo contrassegnato da notevole, giovanile, appassionata vivacit politico-culturale.

Ebbene, forse di anni ne son passati anche troppi (trenta) per ricordarsi, ormai in vista del 15 giugno (anniversario della sua morte), di poter intitolare a Fernando una piazza o altro di pubblico e civico nella sua e nostra Citt. Penso che a tanto si sarebbe potuto e dovuto pervenire gi da qualche tempo. Tuttavia, trattandosi di incidere sulla toponomastica comunale come disciplinata, a maggior ragione se riferita al Centro storico, sarebbe stato pur doveroso un preventivo coinvolgimento della comunit locale e del Consiglio comunale, sempre nel rispetto delliter previsto per lagognata intitolazione, caratterizzato da iniziale, specifica ed esclusiva competenza della Giunta e da successivo controllo statale. Latto amministrativo sin qui adottato dal Consiglio comunale, ossia la cennata Deliberazione n. 36 del 20 maggio scorso, dichiarata peraltro immediatamente esecutiva, invece palesemente illegittimo e costituisce solo una falsa partenza, causa di una divisione facilmente evitabile e certamente da evitare nel comune ricordo del giovane e capace Sindaco di Maratea.

Mi auguro che lAmministrazione comunale, procedendo correttamente ed in modo democratico, voglia porre rimedio a tanto ed adoperarsi per una condivisa, unanime intitolazione a Fernando di uno o anche pi luoghi pubblici nel nostro territorio, a partire dal Centro storico e magari proprio dalla via in cui nacque e mosse i primi passi.

VA BENE, PURCHE MARATEA NON ABBIA A DIVIDERSI E POSSA CONTINUARE A RICORDARE IL SUO SINDACO CON LA STESSA UNANIME, CORALE PARTECIPAZIONE E COMMOZIONE MANIFESTATE NEI GIORNI DEL DOLORE- 15 e 16 GIUGNO 1986.

SAREBBE CERTAMENTE COSA GRADITA ANCHE A FERNANDO ED ALLA SUA FAMIGLIA.

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