INQUINAMENTO ALLE PORTE DI MARATEA?
di Emanuele Labanchi
La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 8 maggio 2015 con Pino Perciante, a proposito del caso del depuratore di San Sago sito lungo il fiume Noce nel Comune di Tortora, ha dato la notizia del rinvio a giudizio davanti al Tribunale di Paola in composizione collegiale per l’udienza dell’8 aprile 2016 dei vertici della società “Ecologica 2008” (Amministratore unico, un suo collaboratore ed il Direttore tecnico della società di gestione).
A tanto si è pervenuti a seguito di attenta e lunga indagine delle Procure della Repubblica di Lagonegro e di Paola e di sentenza del Gup del Tribunale di Paola.
Tra i Comuni che si sono costituiti parti civili c’è anche Maratea con l’Avv. Gennaro Lavitola del Foro di Lagonegro.
L’accusa è di disastro ambientale, danneggiamento e deturpamento delle bellezze naturali. Attraverso il fiume Noce sarebbe arrivata a mare una notevole quantità di percolato non depurato, liquame altamente dannoso per l’ambiente e per la salute pubblica.
Il depuratore di San Sago, sottoposto a sequestro e poi dissequestrato, allo stato non è funzionante a seguito di Ordinanza del Sindaco di Tortora, oggetto di Ricorso al T.A.R.
Alla vicenda ha dedicato e dedica particolare attenzione il Presidio di “Libera” del lagonegrese con al vertice l’attivo Prof. Gerardo Melchionda.
È proprio il caso di tenere alta la guardia.