UN COMITATO… … PER IL REDENTORE
Maratea all’opera per il cinquantenario (1965 – 2015) della Statua
di Emanuele Labanchi
Ero un ragazzino quando, dal Centro storico di Maratea e con lo sguardo al cielo sul monte San Biagio, notai sparire una croce posta sul punto più alto del monte ed al suo posto emergere lentamente, costretta in una impalcatura da cantiere in ferro, una colossale scultura di marmo e cemento, monumento al Cristo Redentore nato da un’idea di Stefano Rivetti di Valcervo poi approvata dal Consiglio comunale con progetto affidato all’artista Bruno Innocenti. Alle spalle della grande statua una piccola lapide ricorda in latino “…..anno del Signore
Salvatore, con pacatezza e sincerità, mi ha dato ragione ma….le antenne sono ancora lì e l’abbandono permane. Per fortuna, il 2015 è ancora lontano anche se sempre più vicino ed il cinquantenario del Monumento rimane la “grande opportunità” perché, con l’entusiasmo del Presidente e di tutti i membri del Comitato, tutti insieme, si possa, ponendo anche tardivo rimedio alla mancata inaugurazione, pervenire ad un così importante evento con il coinvolgimento in primis dell’Amministrazione comunale e quindi della Provincia di Potenza e della Regione Basilicata.
Tra le iniziative del Comitato, oltre la sistemazione e bonifica dell’area, la pulizia e manutenzione della Statua e tante altre di notevole rilievo, destinate a lasciare validi messaggi e segni concreti, vi è quella del “Personaggio del Redentore” volta al riconoscimento ed alla premiazione della persona più buona al mondo. Ebbene, in occasione della “Giornata della Memoria”, ho “girato” a Salvatore Cirigliano ed a tanti una e mail con allegate immagini e commento pervenutami e relativa ad una grande ingiustizia, anche se tale non sarà stata certamente ritenuta dalla protagonista finchè è vissuta. Si tratta di una donna tedesca, Irena Sendler, che, giovanissima, riuscì a salvare con uno stratagemma 2500 bambini portandoli fuori dal Ghetto. Scoperta, fu torturata e le furono spezzate le gambe e le braccia. Proposta per il Premio Nobel per la pace, non è stata mai selezionata e negli anni il Premio è andato ad altri forse più noti ma non certo più buoni di Irena. E’ ormai deceduta. Ebbene, -“Ecco il personaggio del Redentore, che ne pensi”? - mi ha detto immediatamente Salvatore, con sua entusiastica proposta trasferita subito all’intero Comitato. Che ne penso? Sono pienamente d’accordo e….sono commosso, caro Salvatore, perché così dal sensibile Presidente di un piccolo Comitato di un piccolo Comune italiano, con riferimento al Monumento al Cristo Redentore, si indica da Maratea al mondo intero un esempio di vita ed un grande messaggio di pace.
BUON LAVORO AL COMITATO PER IL REDENTORE 2015 ED A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’ !