VIGANELLA E… … MARATEA

di Emanuele Labanchi

A giorni, non senza dispiacere, diremo: C’era una volta in Piemonte il piccolo Comune di Viganella con meno di duecento abitanti in provincia del Verbano Cusio Ossola. Ed infatti, con Legge della Regione Piemonte n. 16/2015, è stata disposta, a far data dal prossimo 01 gennaio 2016, la fusione dei Comuni di Seppiana e di Viganella, di conseguenza soppressi, con la nascita del nuovo Comune di Borgomezzavalle.

Viganella rimarrà, comunque, nella storia per essere riuscita a risolvere un problema non di poco conto: una catena montuosa a sud del paese proibiva al sole di illuminare l’abitato del piccolo Centro dai primi giorni di novembre ai primi giorni di febbraio. Il Sindaco, Pierfranco Midali, e la sua Amministrazione lanciarono, nel 1999, l’idea di portare artificialmente il sole sulla piazza del paese con un tipo di insolazione artificiale prodotta dalla riflessione dei raggi solari effettuata con un grande specchio collocato in opportuna zona a monte a circa 1000 metri di altezza dove, nelle giornate di cielo sereno, il sole giunge e si mantiene dalle ore 9.00 alle 15.00 circa. Ed ecco il progetto del Dott. Arch. Giacomo Bonzani, che prevedeva l’installazione di uno specchio piano di 8 metri di larghezza per 5 in altezza, posto su un fusto metallico ancorato al suolo mediante un piccolo manufatto di cemento armato. Doveva trattarsi di uno specchio motorizzato così da poter seguire costantemente il sole e dirigere in tempo reale i raggi riflessi nel luogo prestabilito (la piazza principale di Viganella). Qualche anno dopo il progetto è stato realizzato e Viganella ha risolto il suo problema grazie al posizionamento di un grande specchio riflettente posizionato sulla montagna opposta, con enormi benefici e con spesa che non è andata oltre i centomila euro.

Maratea ha da sempre lo stesso problema del piccolissimo Comune piemontese e sin qui non è andata oltre l’analoga idea dello o degli specchi che sarebbe stato possibile collocare sul monte Cerrita avuta, alla fine degli anni ’70, dall’Ing. Biagio Colavolpe e dal gruppo consiliare di minoranza, del quale facevo parte, presso il nostro Comune.

Allora, con il “tarlo dell’utopia”, si pensava alla grande da parte di maggioranza e minoranza consiliare ma poi la brillante idea, di cui Maratea può vantare il primato, è rimasta per noi un sogno mentre a Viganella caparbiamente si procedeva alla progettazione e realizzazione dell’opera, con la quale è stata portata la luce del sole nel cuore del piccolo paese, sempre in ombra durante l’inverno. Così il nome di Viganella ha fatto il giro del mondo e noi vogliamo ora ricordarlo per questo motivo, nell’approssimarsi della soppressione del piccolo Comune piemontese, capace di tanto, e della nascita del nuovo Comune di Borgomezzavalle.

 Il grande specchio rimarrà al suo posto e costituirà ancora, anche per il Comune di Maratea, a guida del giovane Sindaco Domenico Cipolla, esempio e sprone per la possibile soluzione dell’antico problema del nostro Centro storico, alle pendici del monte San Biagio, privo del tutto, da novembre a gennaio, dei raggi solari che, invece provocatoriamente e quasi a dispetto, inondano il monte Cerrita posto di fronte.

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