Maratea - Le Chiese

di Biagio Calderano

 

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La Chiesa dell'Addolorata

La chiesa, ad una sola navata, è dell'inizio del XVII secolo. Sulla parte frontale del primo gradino della scalinata d'accesso, infatti, risulta incisa la data del 1620 che è appunto l'anno in cui fu conclusa la costruzione. In verità, esiste anche una seconda indicazione cronologica e si trova sull'ultimo gradino: è il 1861, la data, evidentemente, di un importante lavoro compiuto in questa chiesa. Recentemente è stata completamente restaurata e la riapertura al culto è avvenuta il giorno 11 Luglio 1995.

La facciata, rispettando uno stile di ispirazione barocca, è caratterizzata dalla presenza di due finestre e da un portale sovrastato da una lunetta che, con una cornice in pietra, racchiude una raffigurazione della Madonna Addolorata di un ignoto pittore lucano del XVII secolo. Sulla linea di gronda, segnata da un cornicione modanato in stucco, si erge una specie di timpano disegnato in stile barocco e che nelle tre aperture, due più piccole e una più grande, contiene tre campane, fungendo il tutto da campaile.

Ai piedi del portale, si sviluppa una piccola scalinata sagomata che, fino all'estate del 1995, era perimetrata da una ringhiera in ferro battuto e ora rimossa per ripristinare l'antico aspetto fella facciata. La ringhiera, infatti, fu innalzata all'inizio del '900, per ragioni di decoro e cioè per impedire che i gradini si trasformassero in una specie di banco di vendita, soprattutto di ortaggi e di verdure, essendo infatti fino agli anni '60 del secolo passato lo spazio antistante la chiesa e la strada che ad essa conduce, il luogo adibito a mercato.

All'interno, nel presbiterio, merita attenzione il pregevole altare maggiore, del secolo XVIII, decorato con tarsie di marmi policromi, di cui si ignora l'autore. Al centro del paliotto si può notare un medaglione a volute, contenente una croce raggiata, eseguito su modello di chiara impronta della scuola napoletana. L'artistico sportello del tabernacolo, di bottega argentiera napoletana, fu realizzato nel 1786 e rappresenta la Pietà.

Di buona fattura è anche il dipinto del XVIII secolo, ancora di ignoto pittore di scuola napoletana, che rappresenta il Martirio di San Biagio ed è posto sulla parete destra della navata al di sopra di un piccolo altare.

Infine, al centro del soffitto si può notare una deposizione del Cristo, firmata dal pittore Angelo Brando (Maratea 1878 - Napoli 1955).

 

 Le fotografie della festa del 16 settembre 2007
 
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 ultima modifica 29/09/2009