Dal libro di Sergio De Nicola:
Maratea … parliamone ancora
Presepi d’agosto
a Maratea
Era un’onda
lunga, che si diffondeva con la stessa spazialità dell’eco, quella dei canti,
che sul far dell’alba, durante
Erano canti
natalizi e della tradizione popolare, interrotti dal suono di cornamuse
giocattolo e dal raro scoppio di qualche petardo quelli che dolcemente
riempivano di festa, di semplicità, di gioia di vivere il risveglio di chi ai riti sacri, nella chiesa madre, non si era recato.
Lontani, lontani, ma con la stessa freschezza di un tempo, rivivo
quei suoni e quei canti, suoni e canti che hanno accompagnato, nel mio paese,
con la mia, la giovinezza di tutti i cinquantenni di oggi. Li rivivo con freschezza
giovanile, fluida e leggera come quelle che mi ricordano le note di Acquabelle e di Vola vola e
delle specifiche nenie natalizie di un tempo; li rivivo, nello stordimento e
nel torpore di questo caldo agosto di fronte ai tanti presepi che per il quarto
anno consecutivo, sempre diversi e sempre più belli, sono esposti alla IVª Mostra di arte presepiale
a Maratea.
Tale iniziativa che permette la
rivitalizzazione e la continua riscoperta di una tradizione antica la si deve alla locale sezione dell’associazione Amici del Presepe, sorta in città il 16
giugno 1996. Tale sodalizio, come fa rilevare il suo presidente Nazareno Prestanicola nella presentazione del catalogo della
rassegna, ha messo in luce, attraverso le varie iniziative che si sono
succedute negli anni, aspetti della creatività, dell’arte e della cultura di
tanti artisti locali, permettendone il confronto con altri di altre città come
Verona, Gualdo Tadino, Roma, Cosenza,
Messina, dove le opere nate a Maratea sono state,
negli anni scorsi, esposte.
Ogni creazione ha
un suo fascino, una sua originalità, pur nell’unicità del messaggio evangelico
che trova il suo fulcro in tutte le opere esposte intorno alla grotta della Natività:
è qui che il tempo perde la sua specificità storica, è qui che le pulsioni
umane, nell’atto della adorazione e del dono, si
spogliano della loro individualità, realizzando in un’atmosfera incantata e
stupita l’ideale di una società nuova, priva di contrasti ma purtroppo ancora
oggi solo sognata.
Nelle opere in vetrina appaiono concreti
aspetti della cultura lucana, calabrese e napoletana che si evidenziano nei
primi non solo nei costumi ma anche nella rappresentazione plastica di un
ambiente povero silenzioso
disseminato su un territorio che riproduce l’asprezza dei nostri monti e la
dolcezza delle nostre valli, e in quelli di tradizione napoletana nell’opulenza,
nella briosità, nella vitalità tipica dei quartieri partenopei, aventi spesso
per sfondo l’azzurro del cielo e del mare di Napoli.
I materiali usati
sono in genere semplici: pietre, cartone, legno, sughero, perfino materiali di
risulta che prendono mirabilmente forma o assumono
espressività e vita grazie alla manipolazione di autentici artisti, quali
appunto si possono considerare gli autori dei presepi esposti.
Non a caso tale
mostra accoglie un gran numero di visitatori (oltre cinquemila nel solo mese
di agosto 1998).
Per essi tale
visita è un ritorno agli anni spensierati e sereni della giovinezza, anni in cui non si avvertono le spigolosità della vita
quotidiana e che perciò rimangono per tutti i più belli.
Lo dimostrano
i commenti che gli stessi con frequenza
scrivono sul registro delle firme.
Tali giudizi sono la migliore gratificazione
per i soci dell’associazione Amici del Presepe: stanno a
significare che con le loro opere hanno saputo donare all’osservatore
attento un momento di serenità e di riflessione interiore.
E’
questo, senza dubbio, per essi il merito più grande.
Da “Il Sirino”Ottobre 1999
Gli espositori:
Vincenzo Arena, M. Teresa Bianco, Francesco Biasa, Giuseppe Caruso, Salvatore Cipolla, Teresa Panza, Vincenzo Cernicchiaro, Biagio Trotta, Gabriele Limongi, Leo Cerrato, Biagio Pastorino, Biagio Montesano, Vincenzo Zappia, Antonio Sorice, Michele Ciacco, Carlo D’Andrea, Antonella Della Valle De Marco, Silvano Del Grande, Alberto De Santis, Filippo De Stefano, Mauro Donegà, Enrico Fariello, Lucio Ferraro, Francesco Finelli, Rosaria Tancredi Pulcino, M. Immacolata Llabanchi, Carmine Martorano, Carmelo Mazziotti, Egidio Mazziotti, Giuseppe Pezane, Raimondo Ruggiero, Nazzareno Prestanicola, Biagio Giliberti, Michelangelo Napoli, Luigi Pansardi, Loredana Macrì, Pino Martino, Antonio Palazzo, Giuseppe Di Giovanni, Matteo Troiano, Pierino Trotta, Giuseppe Limongi, Giosué D’Amore, Francesco Trotta.